Laboratorio sulla descrizione

Corso di scrittura creativa

 

Introduzione

Saper inserire una buona descrizione in un testo narrativo significa prima di tutto permettere al lettore di “vedere” più nitidamente ciò che stiamo immaginando, sia esso un ambiente, un oggetto o un personaggio: pensiamo ai dettagli che rendono unici – e per questo memorabili – il Castello d’If, il Paese dei Balocchi o la città di Macondo, o prendiamo come esempio l’aspetto di Uriah Heep in David Copperfield.
Ma che cosa fa di una descrizione una buona descrizione?
Nell’arco degli otto incontri del laboratorio – organizzato in due moduli e basato in buona parte su esercitazioni scritte e discussioni sui testi prodotti – vedremo come una descrizione efficace non si risolva nel rendere una scena più o meno visiva, ma sia il risultato di un rapporto funzionale con il testo, della buona gestione del punto di vista, di un sottotesto simbolico coerente e di scelte linguistiche adeguate.

Laboratorio sulla descrizione di Giorgia Tribuiani

Calendario

Il “Laboratorio sulla descrizione” si articolerà in due moduli indipendenti, ciascuno da 4 incontri della durata di 3 ore (dalle 20.00 alle 23.00). Sarà possibile iscriversi al primo modulo e, successivamente, decidere se partecipare al secondo.

Date primo modulo:
lunedì 17 gennaio 2022
lunedì 24 gennaio 2022
lunedì 31 gennaio 2022
lunedì 7 febbraio 2022

Date secondo modulo:
lunedì 21 febbraio 2022
lunedì 28 febbraio 2022
lunedì 7 marzo 2022
lunedì 14 marzo 2022

L’iscrizione

Per richiedere l’iscrizione è sufficiente inviare un’email a corsi.giorgiatribuiani@gmail.com indicando il nome del corso.
La quota di iscrizione per il singolo modulo è di 180 euro (iva inclusa).
Il versamento per partecipare al primo modulo dovrà essere effettuato entro il 12 gennaio 2022.
Il versamento per partecipare al secondo modulo dovrà essere effettuato entro il 16 febbraio 2022.

Il corso è riservato a un massimo di 15 persone.

Programma del corso

Primo modulo

1) Introduzione alla descrizione
Durante il primo incontro affronteremo la descrizione come elemento narrativo portatore di senso, distinguendo la descrizione utile a creare un contesto da quella avente un impatto diretto sulla narrazione. Rifletteremo poi sull’evoluzione della descrizione in letteratura e sulla costruzione della scena, mettendo in pratica quanto appreso durante un’esercitazione.

2) Descrivere il personaggio
Descrivere un personaggio significa scegliere “cosa evidenziare” della sua persona. Non si tratta solo di decidere quali tratti fisici mettere in risalto, ma anche di porre o meno sotto i riflettori ciascuno dei suoi modi: come si muove il protagonista? come cammina? ha dei tic?
Durante il secondo incontro, in buona parte laboratoriale, ci cimenteremo nella descrizione dei personaggi.

3) Descrivere l’ambiente
Il terzo incontro sarà dedicato allo spazio fisico (ed eventualmente simbolico) in cui avviene l’azione. Vedremo alcune tecniche utili a descrivere l’ambiente, ma soprattutto ci soffermeremo sul rapporto tra ambiente, personaggi e vicenda narrata: come cambia una stessa vicenda se da una polverosa soffitta viene trasportata nel salone di un castello?
Durante il laboratorio metteremo in pratica quanto appreso.

4) Il fucile di Čechov: gli oggetti
Il primo modulo si concluderà con un approfondimento sulla descrizione dell’ambiente: la scelta degli oggetti.
Esistono oggetti che già di per sé – per la carica di significato che portano nella storia con il loro semplice esistere – creano un immediato effetto sul lettore e reclamano una parte importante all’interno della narrazione; ne esistono altri che viceversa si caricano di significato solo in relazione (magari per contrasto) al contesto in cui sono presentati: il quarto incontro sarà dedicato a questa riflessione.

Secondo modulo

1) Descrizione e punto di vista
Una descrizione difficilmente può essere oggettiva e universale: non solo a causa della sensibilità dell’autore che la scrive, ma anche per via del narratore (o del personaggio a cui è affidato il punto di vista) che ne diventa il filtro.
Il primo incontro del secondo modulo sarà dedicato quasi interamente al laboratorio: come cambia la descrizione di una stessa stanza se il nostro personaggio è estremamente alto? e se è un bambino molto piccolo? e se non è neppure un essere umano?

2) Deformare la realtà
Il punto di vista del personaggio può arrivare addirittura a deformare la realtà, ad alterarla modificandone gli elementi o creandone di nuovi. A partire da testi e film noti e meno noti – e poi durante un esercizio dedicato – vedremo come protagonisti e narratori possano diventare, per il lettore, un filtro deformante attraverso il quale conoscere gli eventi.

3) Il piano simbolico
Durante il terzo incontro, riprendendo e ampliando il discorso già affrontato sugli oggetti portatori di significato, lavoreremo sul piano simbolico delle descrizioni. Ci soffermeremo inoltre sulle metafore e sulle similitudini che descrivono gli ambienti, strumenti utili anche a riportare sensazioni riconducibili ai sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e dell’udito (si pensi anche alla musica).
Durante il laboratorio proveremo a introdurre il piano simbolico in una delle descrizioni prodotte nelle esercitazioni precedenti.

4) Descrivere per ottenere un effetto
L’ultimo incontro sarà dedicato interamente al laboratorio: i partecipanti saranno invitati a riscrivere una stessa scena più volte per renderla di volta in volta orrorifica, erotica, misteriosa, sentimentale ecc. Vedremo quindi come un differente effetto possa essere suscitato grazie a differenti scelte in merito al punto di vista, alla sintassi, all’uso del piano simbolico e a quanto sarà stato condiviso durante il corso.

Docente

Giorgia Tribuiani è nata nel 1985 ad Alba Adriatica e vive a Pescara.
Laureata in Editoria e giornalismo, ha collaborato con testate giornalistiche e agenzie di stampa locali e nazionali (Ansa) e curato la comunicazione online per le multinazionali Honda, Ducati e Polar.
Attualmente lavora come docente di scrittura creativa presso la Bottega di Narrazione.
Ha pubblicato i romanzi Guasti (Voland, 2018) e Blu (Fazi, 2021).